Lina Sastri: «La storia di Ninetta una napoletana diversa»

Il 6 dicembre alle 18:30 Lina Sastri e Adriano Pennino presenteranno alla Chiesa Pontificia di San Tommaso da Villanova La Casa di Ninetta, uno dei lavori più intensi e significativi del loro percorso artistico. La presenza dei due maestri porta all’Hallelujah Film Festival 2025 un momento dedicato alla memoria, alla musica e alle radici familiari.

Un'opera intima, tra memoria e musica
La Casa di Ninetta rappresenta uno dei capitoli più profondi del percorso artistico di Lina Sastri: un racconto teatrale che intreccia autobiografia, tradizione napoletana e canto popolare, trasformando la memoria della madre, Ninetta, in un atto d’amore e di gratitudine.
Lo spettacolo alterna parola e musica in una forma scenica essenziale e potente, in cui la voce della Sastri diventa strumento narrativo e spirituale. Le melodie curate da Adriano Pennino amplificano il carattere emotivo dell’opera, creando un dialogo continuo tra ricordi, atmosfere mediterranee e una dimensione universale che parla a ogni spettatore.

Lina Sastri e Adriano Pennino, un sodalizio di grande valore
La presenza congiunta di Lina Sastri e Adriano Pennino a Castel Gandolfo sottolinea la centralità della musica e del teatro nel programma dell’HFF 2025. L’attrice, cantante e autrice napoletana rappresenta una delle voci più riconoscibili della scena italiana, capace di muoversi con naturalezza tra cinema, palcoscenico e tradizione popolare.
Pennino, musicista e direttore d’orchestra, è da anni una figura chiave nella costruzione dell’identità musicale dei suoi progetti, contribuendo con eleganza, rigore e sensibilità all’evoluzione del linguaggio della Sastri. La loro partecipazione condivisa arricchisce il festival di una prospettiva artistica che intreccia autenticità, ricerca e profonda umanità.

Lina Sastri in scena con “Voce 'e notte” a Latina il 16 febbraio

Un omaggio alle radici e alla dignità delle storie familiari
L’incontro del 6 dicembre si inserisce pienamente nella missione dell’Hallelujah Film Festival, che riconosce nella memoria e nella narrazione personale una via privilegiata per parlare di comunità, identità e speranza.
La Casa di Ninetta diventa così non solo una testimonianza d’amore verso una figura materna, ma anche un invito a riscoprire le proprie radici come luogo generativo di dignità e consapevolezza.
La presenza di Lina Sastri e Adriano Pennino rende questo momento particolarmente prezioso, offrendo al pubblico l’occasione di entrare in contatto con un’opera capace di trasformare la storia privata in un messaggio universale di affetto, resilienza e gratitudine.